Non farti fermare dall'osteoporosi
Ogni anno milioni di persone in tutto il mondo sono colpite dall’osteoporosi, una malattia che rende lo scheletro debole e fragile perché le ossa diventano meno compatte e più porose, tali da potersi fratturare facilmente, spesso come conseguenza di una caduta, anche non particolarmente rovinosa, ma a volte anche in seguito a un semplice urto o addirittura a uno starnuto.

L’osteoporosi è una piaga mondiale: in tutto il mondo, una donna su tre e un uomo su cinque sono destinati a fratturarsi un osso a causa dell’osteoporosi dopo i 50 anni, e questa percentuale è destinata a salire a causa dell’innalzamento delle aspettative di vita.
Le fratture osteoporotiche spesso causano dolore, immobilità, disabilità e riduzione anche notevole della qualità di vita. Dopo una frattura da osteoporosi molte persone non recuperano il precedente livello di autonomia e sono costrette a farsi assistere anche per compiere le più semplici attività quotidiane. Ecco perché l’osteoporosi ha un impatto altissimo anche sui familiari dei pazienti e sui costi sanitari e assistenziali.
Eppure, l’osteoporosi non è una condanna inevitabile della terza età, prima si comincia a combatterla e più efficaci sono le armi a nostra disposizione: non a caso la si è definita una malattia pediatrica che si manifesta con l’avanzare degli anni.
È essenziale quindi, da parte nostra, costruire uno scheletro sano, capace di resistere meglio e con più forza al naturale deterioramento a cui l’osso va incontro con l’invecchiamento, soprattutto dopo la menopausa nelle donne. Un osso ben costruito può ritardare anche di dodici anni l’insorgenza dell’osteoporosi, permettendo di vivere più a lungo in salute e in autonomia. Costruire un osso sano significa assumere nel corso della vita i giusti nutrienti, non facendo mai mancare la corretta dose di calcio al nostro organismo, soprattutto nei periodi cruciali della crescita e dell’invecchiamento.
Anche svolgere costantemente un’attività fisica è essenziale, meglio se all’aria aperta. Sia per chi è giovane e deve ancora accrescere e irrobustire il proprio scheletro, sia per chi è più avanti negli anni: direttamente, per rafforzare l’osso e la muscolatura che lo sostiene, e indirettamente per aiutare a mantenere agilità e equilibrio, riducendo il rischio di cadute.
Esistono attività fisiche adatte a tutte le età: una di queste è il ballo, che si può iniziare in ogni momento della vita e, oltre ad aiutare e migliorar il fisico, permette anche di socializzare, abbassando i livelli di stress e migliorando l’umore, mossa fondamentale per dare scacco all’apatia e al pessimismo di chi si fosse già fratturato.
L’osteoporosi deve essere fermata, non lasciamo che sia lei a fermare noi. Per imparare come impostare la vita in modo da agire ogni giorno per fermare l’osteoporosi, venite a visitare il prossimo 9 e 10 novembre la Bone House, a Roma, nella splendida cornice di Villa Miani. SIOT e Fondazione FIRMO hanno organizzato un percorso divertente e interessante, un’assoluta novità mondiale nel campo della prevenzione e dell’educazione alla salute. L’ingresso è gratuito e troverete molte attività, adatte a tutti, per scoprire, come agire ogni giorno per non farsi fermare dall’osteoporosi.
Redazione BONE HOUSE
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